_Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro: linee guida per affrontare l’emergenza COVID-19.

a cura di Paola Gobbi e Marilena Cartabia, Uniolex- Stucchi&Partners

Mai come oggi, garantire la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro è diventata priorità per le imprese, in vista della preannunciata riapertura delle attività produttive che sarà possibile solo nel rispetto delle misure di prevenzione e dei protocolli anti-contagio.

Ecco perché è bene conoscere il contenuto di una recente pubblicazione dell’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (Eu-Osha):Covid-19: Guidance for the Workplace.

Come ha reso noto l’Agenzia nel suo comunicato stampa del 16 aprile, si tratta di un insieme strutturato di linee guida destinate ai contesti lavorativi non sanitari, elaborate tenendo conto degli studi e delle indicazioni già emesse da altre organizzazioni, incluso il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Who). Il documento, inoltre, cerca di favorire un approccio uniforme nella ricerca di soluzioni che possano essere valide a livello europeo.

 Quali sono le indicazioni operative più importanti che queste linee guida offrono ai datori?

  • Redigere un piano di emergenza e di continuità operativa.

Viene suggerito alle imprese di elaborare un piano di emergenza e di continuità operativa che consenta alle stesse di proseguire l’attività lavorativa anche in caso di assenze dei lavoratori dovute sia alla malattia sia alla limitazione degli spostamenti. Perché il piano sia, però, efficacie, occorre che le aziende si accertino che i lavoratori ne abbiano avuto conoscenza, compreso il contenuto e, ancor più, capito l’importanza di astenersi dal prestare servizio in caso di sintomi, anche lievi.

Per le imprese di più piccole, si suggerisce di rendere note delle informazioni comuni, attraverso i canali telematici delle associazioni di categoria o della stessa autorità sanitaria nazionale.

  • Prevenire la diffusione dell’infezione.

In mancanza di un vaccino contro il nuovo virus, le linee guida considerano prioritaria l’adozione di efficaci misure di prevenzione da includere nel documento di valutazione dei rischi (DVR), trattandosi di rischio causato da agente biologico.

Tra le misure di prevenzione sono indicate: l’affissione agli ingressi dei luoghi di lavoro di comunicati che ricordino l’importanza dell’igiene personale e la disinfezione delle mani con soluzioni a base alcolica (60-95%), oltre ad incoraggiare “l’allontanamento” in caso di comparsa dei sintomi influenzali, quali tosse o febbre (anche bassa: 37,3°); fornire sapone e soluzioni igienizzanti o renderle disponibili nelle aree comuni; fornitura di bidoni con sacchetti di plastica per poter gettare rifiuti senza venire a contatto con il loro contenuto; favorire il lavoro a distanza o orari di lavoro flessibili per ridurre al minimo le presenze fisiche sul luogo di lavoro.

  • Pulire gli ambienti di lavoro:

Importante la pulizia quotidiana di tutte le superfici che vengono toccate frequentemente, come le postazioni di lavoro, i piani di lavoro e le maniglie delle porte con liquidi detergenti di cui dovranno essere seguite le istruzioni presenti sulle etichette d’uso. Indicata anche la fornitura di salviette usa e getta in modo che le superfici comunemente utilizzate (ad esempio, maniglie delle porte, tastiere, telecomando, pannelli di controllo, scrivanie) possono essere pulite dai lavoratori. Nel caso, invece, in cui si abbia conferma che uno soggetto infetto si è recato sul posto di lavoro è indicata la pulizia di tutte le superfici con cui sia venuto in contatto, compresi gli oggetti visibilmente contaminati da fluidi corporei, i servizi igienici, le maniglie delle porte, i telefoni. In questo caso, in via precauzionale, il personale addetto alle pulizie dovrà essere munito di adeguati dispositivi individuali di protezione che dovranno poi essere correttamente smaltiti.

  • Utilizzare le mascherine:

L’uso delle mascherine, ad eccezione degli operatori sanitari, non è raccomandato per proteggere dal virus, ma solo per ridurre il rischio che i soggetti sintomatici trasmettano l’infezione ad altre persone. Per prevenire il rischio di infezioni sono ritenuti più efficaci il distanziamento (non stare a meno di 2 metri), mentre per i lavoratori a contatto con il pubblico la presenza di uno schermo isolante potrebbe proteggerlo dalle particelle trasportate dall’aria.

  • Gestire i casi confermati di infezioni o sospetti sul posto di lavoro:

Nel caso in cui i sintomi influenzali si manifestino su luogo di lavoro, viene suggerito di allontanare la persona in una zona ad almeno 2 metri di distanza dalle altre persone, possibilmente in una stanza o un’altra area isolata da una porta chiusa, aprendo una finestra per ventilare l’ambiente.

Occorre quindi contattare il servizio sanitario pubblico o di emergenza, utilizzando se possibile il cellulare della persona che presenta i sintomi e, in attesa dell’intervento, suggerire alla persona sintomatica di evitare di toccare persone, superfici e oggetti, di coprirsi bocca e naso con un fazzoletto monouso quando tossisce o starnutisce e riporre il fazzoletto in una borsa o in un sacchetto prima di buttarlo. Se non ha fazzoletti disponibili, dovrebbe tossire e starnutire nell’incavo del gomito.

Valutare (con il medico competente) l’identificazione del personale che presenta condizioni che le espongono a rischio di malattie gravi e di quelle con patologie croniche (ad esempio, ipertensione, problemi polmonari o cardiaci, diabete, malati oncologici o soggetti a immunosoppressione) per consigliare loro l’adozione di ulteriori precauzioni (ad esempio, lavorare da casa).

Per la gestione, invece, del personale che ha avuto contatti con una persona affetta da virus, le linee guida rimandano alle indicazioni fornite dalle singole autorità sanitarie nazionali, raccomandando la stretta collaborazione con i servizi sanitari pubblici anche per facilitare l’identificazione dei contatti e ricevere indicazioni sulle precauzioni da adottare.

Il suggerimento delle linee guida, infine, per il caso in cui sia confermata l’infezione da COVID-19 di un lavoratore, è di darne informazioni ai colleghi, pur cercando di mantenere la riservatezza dell’informazione.

  • Organizzare spostamenti di lavoro e riunioni.

Nel caso in cui il lavoratore abbia soggiornato, negli ultimi 14 giorni, in una zona in cui sono in vigore le contromisure COVID-19, si suggerisce che si astenga dal frequentare il luogo di lavoro. Negli altri casi, il personale potrà continuare a frequentare l’azienda, salvo venga informato di aver avuto contatti con un caso confermato di COVID-19.

Infine, quanto alle riunioni e meeting, considerato il rischio che vi partecipi un numero elevato di persone, magari involontariamente venute a contatto con casi di infezione, valutare la possibilità di sospenderle o effettuarle in modalità a distanza. Solo nel caso in cui sia necessaria la presenza fisica dei partecipanti si raccomanda di: scegliere ambienti dove sia possibile rispettare la distanza interpersonale di 2 metri e dove siano presenti finestre per ventilare gli ambienti; fornire indicazioni sulle regole da rispettare durante l’incontro (distanziamento, igiene mani, uso fazzoletti monouso), ordinare forniture e materiali sufficienti (compresi fazzoletti e disinfettanti per le mani per tutti i partecipanti), richiedere ai partecipanti di fornire i propri contatti (mail e numeri di telefono) nel caso si rendesse necessario un successivo contatto da parte delle autorità sanitarie competenti.

Lette le indicazioni dell’Agenzia, è auspicabile un intervento nazionale che consenta alle imprese di operare in sicurezza, evitando che l’incertezza, anche normativa, diventi concausa nella diffusione di prassi scorrette. Ovviamente queste indicazioni dovranno essere contemperate e/o integrate con le indicazioni che già sono previste in eventuali ordinanze regionali, nel protocollo siglato tra le parti sociali del 14 marzo 2020 ed alla luce di quanto disporrà il Comitato di Esperti istituito dal Governo lo scorso 10 aprile 2020.