Spetta solo l’indennizzo economico al lavoratore assunto con contratto di lavoro a tutele crescenti, anche quando il Giudice accerta la mancanza della giusta causa perché il fatto contestato non è di gravità tale da giustificare la sanzione espulsiva

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Nel valutare la gravità dei fatti commessi dal dipendente, ai fini del licenziamento per giusta causa, pesano sia il grado di affidamento sotteso alle mansioni assegnate che il successivo intento del lavoratore di banalizzare e sottovalutare il fatto commesso.

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È sorretto da giusta causa il licenziamento intimato al dipendente sorpreso dal datore di lavoro a creare un dossier contente notizie riservate della società (es. elenco fornitori e clienti), anche qualora il lavoratore non sia riuscito a divulgare tale materiale a terzi concorrenti.

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Legittimo il licenziamento per giusta causa del lavoratore che, durante l’assenza per malattia, venga sorpreso a lavorare nel negozio della moglie, anche se la prestazione sia resa a titolo gratuito e non pregiudichi la guarigione del dipendente.

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Il datore è libero, nel rispetto dei limiti formali di legge, di scegliere quale rapporto atipico instaurare se ritiene che sussista un’esigenza produttiva temporanea (es. l’acquisizione nuova commessa), per cui il Giudice non può verificare se esiste o meno in concreto la temporaneità del bisogno produttivo.

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Se la società appaltatrice si limita a svolgere attività di gestione amministrativa del rapporto di lavoro e i suoi dipendenti sono stabilmente inseriti nel ciclo produttivo del committente, quest’ultimo sarà considerato datore di lavoro effettivo ai sensi dell’Art. 29, D.lgs. 276/2003

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E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 28 febbraio 2017 la legge di conversione del c.d. Milleproroghe che ha, tra l’altro, disposto il differimento di alcuni adempimenti in materia di diritto del lavoro (es. collocamento disabili) e prorogato di sei mesi la vigenza della c.d. Dis-coll.

E’ illecito il controllo massivo e indiscriminato della posta elettronica del lavoratore, mediante accesso da remoto alle informazioni contenute sugli smartphone in dotazione dei dipendenti a cui, peraltro, non era stata fornita adeguata informativa.

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Fornite le istruzioni per l’applicazione della retribuzioni convenzionali per i dipendenti delle società italiane che prestano attività lavorativa in Paesi non legati all’Italia da alcuna convenzione in materia di sicurezza sociale.

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E’ stato firmato il 22 febbraio 2017 da ANIA, Fisac Cgil, First CISL, Uilca, FNA E Snfia il testo per il rinnovo del contratto collettivo per i dipendenti delle imprese assicuratrici. Tra le novità, la previsione di un aumento retributivo pari a 103 euro mensili, il pagamento degli arretrati e la possibilità, con accordo aziendale, di includere il venerdì pomeriggio nell’orario lavorativo.

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