Non è fondata la questione di legittimità costituzionale sollevata in merito alle conseguenze sanzionatorie applicabili in caso di violazione dei criteri di scelta dei lavoratori in esubero nelle procedure di licenziamento collettivo. Non è violato il principio di eguaglianza poiché il riferimento temporale alla data di assunzione del lavoratore (7 marzo 2015) consente di differenziare le situazioni. Nemmeno è inadeguata la tutela indennitaria, poiché determinabile tra un minimo di sei e un massimo di trentasei mensilità. Download Corte Costituzionale, sentenza n.7 del 22 gennaio 2024 in G.U. n. del 22 gennaio 2024
E’ inoppugnabile la conciliazione raggiunta in sede sindacale e con l’effettiva partecipazione dei rappresentanti sindacali i quali garantiscono la libera formazione della volontà del lavoratore: non rileva che il mandato sindacale sia stato conferito contestualmente all’accordo. Download Cassazione civile, ordinanza n. 1975 del 18 gennaio 2024
Possono considerarsi ipotesi di straining le condotte vessatorie consistite in comportamenti offensivi, rimproveri pesanti, denigrazioni e umiliazioni a carico di una dipendente per il suo aspetto fisico: la responsabile della lavoratrice aveva con le sue condotte invaso la sfera intima e personale della dipendente costringendola (anche) ad una dieta ipoglicemica. Download Cassazione civile, ordinanza n. 1124 del 11 gennaio 2024
Il licenziamento è nullo perché ritorsivo solo se il lavoratore dimostra che la ragione addotta dal datore è formale o apparente o comunque tale, per la modestissima rilevanza disciplinare della condotta contestata, da degradare a pretesto per licenziarlo: sproporzionato, ma non ritorsivo, il licenziamento intimato per plurimi addebiti, tra cui lo strattonamento di una collega durante un alterco. Download Cassazione civile, ordinanza n. 741 del 9 gennaio 2024
Può essere illegittimo il licenziamento intimato per superamento del comporto se il dipendente intendeva avvalersi della facoltà di sostituire le ferie all’assenza per malattia: seppur tale facoltà di sostituzione non sia incondizionata, il datore è tenuto ad una valutazione adeguata della posizione del lavoratore esposto al rischio della perdita del posto di lavoro. Rilevanti le previsioni collettive che consentono (o meno) di richiedere periodi di aspettativa non retribuita. Download Cassazione civile, ordinanza n. 582 del 8 gennaio 2024
Licenziabile per giusta causa la responsabile di una filiale bancaria che, nei locali aziendali e durante l’orario di lavoro, si adopera per consentire il buon fine delle operazioni di concessione di credito erogati non dalla banca datrice ma da un cliente ad altri clienti: utilizzabili dal giudice civile gli atti assunti durante le indagini preliminari. Download Cassazione civile, ordinanza n. 109 del 3 gennaio 2024
In presenza di appalti per l’esecuzione di lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati è richiesta la certificazione dei contratti di lavoro del personale utilizzato dall’appaltatore, secondo quanto disposto dal Titolo VIII, Capo I, del Dlgs 276/2003, ma non del contratto commerciale di appalto. In caso di subappalto, invece, la certificazione anche del contratto commerciale risulta obbligatoria per espressa previsione legislativa. Download INL, Nota n. 694_2024 del 24 gennaio 2024
Fornite le indicazioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alla misura di esonero contributivo che la Legge n. 213/2023 riconosce in favore dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024. Download INPS, Circolare n. 11 del 16 gennaio 2024
A seguito della pubblicazione del D.M. 29 novembre 2023 con il quale è stato fissato il saggio degli interessi legali nella misura del 2,5% in ragione d’anno, dal 1° gennaio 2024, tale tasso costituirà anche la misura di riduzione massima delle sanzioni civili in caso di mancato o ritardato pagamento dei contributi o premi da parte del datore di lavoro. Download INAIL, Circolare 2 del 8 gennaio 2024
Raggiunta l’intesa che anticipa al 1° gennaio 2024 l’erogazione di 45,00 euro come quota della tranche di aumento contrattuale del Trattamento Economico Minimo (TEM) già previsto dal 1° luglio 2024 per la categoria D1. Inserita la cifra di 23 euro nei minimi contrattuali, a oggi riconosciuta in qualità di EDR (Elemento Distinto della Retribuzione) e che sarebbe stata trasferita comunque a partire da luglio 2024. Download Verbale di accordo del 8 gennaio 2024