Spetta al datore dimostrare l’esistenza delle ragioni economiche indicate nella lettera di licenziamento consegnata al lavoratore anche quando assunto in regime di c.d. tutele crescenti: se manca la prova, il licenziamento è illegittimo e al lavoratore spettano un’indennità che il Tribunale può quantificare considerando sia l’anzianità sia le dimensioni dell’azienda e il comportamento del datore. Download Tribunale di Roma, 19 maggio 2020
La decisione assunta dall’amministratore della S.r.l. in violazione dell’Art. 2479 comma 2 n. 5 c.c., che attribuisce inderogabilmente ai soci la «decisione di compiere operazioni che comportano una sostanziale modificazione dell’oggetto sociale» o «una rilevante modificazione dei diritti dei soci», è nulla perché contraria a norma imperativa. Il difetto del potere rappresentativo risulta direttamente dalla legge ed è, pertanto, opponibile ai terzi. Download Tribunale di Roma, sentenza 27 gennaio 2020, n. 1722
Dal 24 giugno 2020, con il recepimento della direttiva (UE) 2017/2398 sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni, cambia il D.lgs. 81/2008 nelle previsioni che interessano sia la sorveglianza sanitaria che gli Allegati contenenti l’elenco di sostanze, miscele e processi che comportano l’esposizione agli agenti cancerogeni o mutageni e i cd. valori limite di esposizione professionale. Download D.Lgs. 1° giugno 2020, n. 44 in Gazzetta Ufficiale del 9 giugno 2020, n. 45
Trasgredire il divieto di fumare sul posto di lavoro non può essere sempre giusta causa di licenziamento: rilevano sia le previsioni del CCNL sia l’idoneità della condotta a mettere in concreto pericolo l’incolumità dei colleghi o la sicurezza degli impianti. Download Corte di Cassazione, sentenza 26 giugno 2020, n. 12841
Se il datore di lavoro sospetta che dipendente in malattia stia perpetrando un illecito rilevante sul piano disciplinare può farlo “pedinare” e sarà legittimo il licenziamento intimato nel caso in cui venga accertato il perdurare dell’assenza dal lavoro nonostante l’avvenuta guarigione. Download Corte di Cassazione, ordinanza 17 giugno 2020, n. 11697
Non spetta alcun risarcimento al lavoratore che, divenuto inidoneo alla mansione, viene assegnato ad altra dai contenuti esecutivi e ripetitivi se rifiuta di partecipare a corsi di formazione indispensabili per acquisire le conoscenze necessarie a svolgere diverse mansioni del corrispondente livello. Download Corte di Cassazione, ordinanza 10 giugno 2020, n. 11050
Perde il posto un operaio trovato in possesso di due pennelli molto simili a quelli usati dall’impresa: la sua condotta lede il vincolo fiduciario ed è riconducibile ad un’ipotesi sanzionata con il licenziamento anche dal CCNL applicato in azienda. Download Corte di Cassazione, sentenza 9 giugno 2020 n. 11005
Legittimo il licenziamento intimato per uso personale del telepass aziendale: il fatto, commesso da un soggetto in posizione di direzione, con controllo di altri dipendenti, autonomia decisionale e senza controlli del datore, è di gravità tale da far venir meno la fiducia sulla futura correttezza della prestazione. Download Corte di Cassazione, sentenza 3 giugno 2020 n. 10540
Per poter fruire dell’applicazione dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali in misura pari al 10% occorre che i premi di risultato siano erogati ai dipendenti del settore privato in base ai criteri di misurazione determinati dagli accordi collettivi con ragionevole anticipo rispetto ad una eventuale produttività futura non ancora realizzatasi. Download Agenzia delle Entrate, Risoluzione n. 36 del 26 giugno 2020