La radicale mancanza della contestazione dell’infrazione comporta l’inesistenza del procedimento disciplinare e priva il lavoratore di strumenti di difesa: al lavoratore spetta la tutela reintegratoria anche nelle imprese con meno di 15 dipendenti, integrandosi una ipotesi di nullità c.d. virtuale. Download Tribunale di Roma, sentenza del 12 ottobre 2024
Con la conversione in legge del c.d. Decreto Salva Infrazioni si conferma la modifica già introdotta in materia di indennità risarcitoria onnicomprensiva prevista in caso di ricorso abusivo ai contratti a termine: il lavoratore potrà richiedere un risarcimento maggiore a quello previsto per legge ove dimostri di aver subito ulteriori pregiudizi. Download D.L. n. 131_2024, testo coordinato con Legge 14 novembre 2024, n. 166 in Gazzetta Ufficiale n. 267 del 14 novembre 2024
Siglato tra Federmanager e Confindustria il rinnovo del CCNL Dirigenti Industria che avrà decorrenza dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027. Tra le novità dell’accordo, oltre ad una nuova definizione della figura di Dirigente e l’innalzamento del trattamento minimo complessivo di garanzia (c.d. TMCG), si prevede l’obbligo per le imprese di adottare, per tutti i dirigenti, sistemi di retribuzione variabile legati al raggiungimento di obiettivi e il divieto di trasferimento in alcuni casi specifici. Download CCNL Dirigenti Industria, Verbale di accordo del 13 novembre 2024
In caso di inidoneità, fisica o psichica, dell’apprendista allo svolgimento della mansione corrispondente alla qualifica professionale da conseguire al termine del percorso formativo e tale da impedire al datore di lavoro di impartirgli la formazione specialistica, è legittimo il recesso datoriale senza obbligo di ricercare mansioni compatibili con lo stato di salute del lavoratore. Download Cassazione civile, sentenza n. 30657 del 28 novembre 2024
Legittimo il licenziamento del dirigente che, mentendo al datore, lascia il posto di lavoro adducendo scuse infondate, come la (inesistente) malattia della moglie, e si rende irreperibile: l’abuso della fiducia datoriale giustifica la massima sanzione espulsiva. Download Cassazione civile, ordinanza n. 30613 del 28 novembre 2024
Se il datore di lavoro ritiene simulata la malattia e intende contestare la correttezza della diagnosi riportata nei certificati medici posti a giustificazione dell’assenza del dipendente non è tenuto a presentare una querela di falso. Occorre confutare la correttezza della diagnosi sin dalla lettera di contestazione disciplinare. Download Cassazione civile, sentenza n. 30551 del 27 novembre 2024
In caso di grave disabilità del dipendente, il datore deve cercare un “ragionevole accomodamento” volto al miglior impiego del lavoratore: il rifiuto dell’accomodamento è un atto discriminatorio, per cui è affetto da nullità il licenziamento comminato perché il dipendente non dimostra che le sue condizioni di salute gli impediscono la ripresa del servizio nella sede di assegnazione precedente all’inizio della malattia. Download Cassazione civile, ordinanza n. 30080 del 21 novembre 2024
Può essere licenziato per giusta causa il dirigente sindacale provinciale sorpreso dagli investigatori ad accompagnare il figlio alle prove selettive di un concorso pubblico nelle giornate in cui fruiva dei permessi sindacali: irreparabile la compromissione del vincolo fiduciario vista l’illegittima fruizione di permessi sindacali per finalità estranee a quelle proprie dell’incarico sindacale ricoperto. Download Cassazione civile, ordinanza n. 29135 del 12 novembre 2024
Pubblicata la Direttiva per il miglioramento delle condizioni nel lavoro mediante piattaforme digitali, ove si riconoscono diritti minimi per tutte le persone che svolgono attività lavorativa mediante piattaforme digitali nell’Unione. La Direttiva stabilisce, inoltre, norme volte a migliorare la protezione delle persone fisiche in relazione al trattamento dei loro dati personali. Gli Stati membri dovranno recepire la Direttiva entro il 2 dicembre 2026. Download Direttiva UE n. 2024_2831 del 23 ottobre 2024 in G. U. dell Unione europea dell 11 novembre 2024
Secondo i chiarimenti forniti dall’Agenzia, nel caso in cui i premi assicurativi siano stati versati dal datore di lavoro, gli stessi possono essere detratti dal lavoratore ai sensi dell’Art. 15, comma 1, lettera f) del TUIR, solo qualora il loro ammontare sia stato assoggettato a tassazione, concorrendo alla formazione del reddito di lavoro dipendente. Download Agenzia delle Entrate, Risposta n. 218E del 6 novembre 2024