Se manca la previsione di durata minima del periodo di prova, il datore può recedere anche dopo poche settimane dall’assunzione del dirigente in prova, quando tale lasso temporale gli è “bastato” per valutare (negativamente) le qualità professionali del lavoratore. Download Tribunale di Arezzo, sentenza n. 3645 del 7 ottobre 2024
Tra le principali novità che interessano i datori di lavoro si segnala: nuove misure di contrasto al lavoro sommerso, modifiche alla Lista di conformità INL, l’introduzione di ammortizzatori in deroga per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore moda, l’introduzione -dal 1° gennaio 2026- degli indici sintetici di affidabilità contributiva (c.d. ISAC). Download Decreto-legge 28 ottobre 2024, n. 160 in Gazzetta Ufficiale n. 253 del 28 ottobre 2024
E’ valida l’intimazione di licenziamento inviata all’indirizzo comunicato dal lavoratore in sede di assunzione anche a seguito del cambio di residenza se quest’ultimo non è comunicato al datore: il lavoratore ha l’obbligo di comunicare ogni variazione di residenza o domicilio, anche in forza dei principi di correttezza e buona fede. Download Cassazione civile, ordinanza n. 28171 del 31 ottobre 2024
Può essere licenziato il vigilantes che si presenta in servizio con ritardo di quaranta minuti, se tale condotta espone la Banca committente ad importanti rischi anche solo potenziali: rilevano sia il significativo inadempimento che la negligenza del lavoratore, con numerosi pregressi provvedimenti disciplinari. Download Cassazione civile, ordinanza n. 26770 del 15 ottobre 2024
Il licenziamento del dipendente che fornisce al datore resoconti falsificati rispetto all’attività svolta fuori dalla sede aziendale può essere legittimo: utilizzabili gli accertamenti svolti da un’agenzia di investigazione da cui era emerso che il dipendente aveva effettuato le visite periodiche fuori sede in misura inferiore a quella indicata nei rapporti mensili inviati alla società. Download Cassazione civile, ordinanza n. 26765 del 15 ottobre 2024
Il permesso “ex lege 104” non obbliga il lavoratore a fornire assistenza al parente in un orario rigidamente prestabilito: il lavoratore può decidere di prestare assistenza in altro momento della giornata senza commettere un errore che giustifichi il licenziamento. Download Cassazione civile, ordinanza n. 26514 del 11 ottobre 2024
Può essere legittimo il licenziamento intimato al dipendente, con mansioni comportanti il contatto con il pubblico, per aver risposto in maniera aggressiva e scurrile ad una richiesta del cliente: rileva anche la specifica clausola contrattuale che impone ai dipendenti di “usare modi cortesi col pubblico e di tenere una condotta conforme ai civici doveri”. Download Cassazione civile, ordinanza n. 26440 del 10 ottobre 2024
Può essere considerato legittimo il licenziamento per motivo oggettivo intimato per prolungato stato di carcerazione preventiva del lavoratore. Pur non essendo la carcerazione preventiva ipotesi di inadempimento degli obblighi contrattuali, al ricorrere di determinati elementi, è consentito il licenziamento per giustificato motivo oggettivo per impossibilità sopravvenuta dell’obbligazione e conseguente mancanza di interesse del datore all’adempimento parziale della prestazione. Download Cassazione civile, ordinanza n. 26208 del 7 ottobre 2024
La preponente non può accedere alla posta elettronica del dipendente o del collaboratore né utilizzare un software per conservare una copia dei messaggi. Il trattamento di dati personali così effettuato configura una violazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali e costituisce un’illecita attività di controllo del collaboratore. Download Garante Privacy, Newsletter del 22 ottobre 2024, Provvedimento n. 472 del 17.7.2024
Dal 1° settembre 2024, l’INAIL applicherà il regime sanzionatorio introdotto dal D.L. 19/2024 le cui principali novità riguardano i casi di: i) omissioni ed evasione contributive (mancato o ritardato pagamento di contributi o premi); ii) situazioni debitorie rilevate d’ufficio dagli enti impositori o a seguito di verifiche ispettive: iii) spontanee regolarizzazioni di evasioni contributive; iv) mancato o ritardato pagamento di contributi o premi derivanti da oggettive incertezze connesse a contrastanti orientamenti giurisprudenziali o amministrativi. Download INAIL, Circolare n. 31 del 10 ottobre 2024