_Legge di Bilancio 2019: cosa devono sapere i datori di lavoro.

di Andrea Savoia e Marilena Cartabia

Il Capodanno 2018 è coinciso con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della nuova Legge di Bilancio, entrata in vigore il successivo 1° gennaio 2019.  Diversi i commi dell’unico articolo che interessano i datori di lavoro. Questi i principali:

  • Incentivi assunzioni giovani eccellenze: Introdotto uno sgravio contributivo (ad eccezione dei premi e contributi dovuti all’INAIL) fino ad un massimo di 8 mila euro nel caso di assunzione a tempo indeterminato o trasformazione di contratti a tempo determinato in rapporti stabili nel 2019. Tale incentivo riguarda i datori di lavoro privati che assumono i soggetti con i seguenti requisiti: i) laurea magistrale, ottenuta nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 con la votazione di 110 e lode e una media ponderata di almeno 108/110, entro la durata legale del corso di studi e prima di aver compiuto 30 anni, in Università statali o non statali legalmente riconosciute; ii) dottorato di ricerca, ottenuto nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 e prima di aver compiuto 34 anni, in Università statali o non statali legalmente riconosciute. Sono, però, esclusi dall’esonero i datori di lavoro che hanno proceduto, nei 12 mesi antecedenti l’assunzione, a licenziamenti individuali per motivo oggettivo o a licenziamenti collettivi nell’unità produttiva per la quale intendono procedere all’assunzione di personale.
  • Smart working: Riconosciuta la priorità di accesso allo smart working per le lavoratrici nei tre anni successivi alla conclusione del periodo di congedo di maternità o per i lavoratori con figli in condizioni di disabilità
  • Credito d’imposta Formazione 4.0: Prorogato anche nel 2019 il credito d’imposta sulle spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal piano nazionale Industria 4.0.
  • Contrasto al lavoro irregolare: Innalzate del 20% le sanzioni applicate in caso di: i) lavoratori occupati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro; ii) violazioni della disciplina relativa alla somministrazione di lavoro, appalto e distacco; iii) violazione della durata massima dell’orario di lavoro, riposo giornaliero, riposo settimanale; iv) altre ipotesi che saranno individuate da apposito DM. Sono invece aumentati del 10% gli importi dovuti per la violazione delle disposizioni del TU sulla sicurezza del lavoro, sanzionate in via amministrativa o penale. Per le imprese, infine, vi sarà il rischio che le maggiorazioni siano raddoppiate qualora, nei tre anni precedenti, il datore di lavoro sia stato destinatario di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti. 
  • Lavoratori disabili: L’INAIL rimborserà al datore – fino ad un massimo di 12 mesi – il 60% della retribuzione corrisposta al lavoratore disabile che alla cessazione dello stato di inabilità temporanea assoluta non possa attendere al lavoro senza la realizzazione degli interventi individuati nell’ambito di un apposito progetto di reinserimento. Il progetto di reinserimento sarà proposto dal datore e approvato dall’INAIL.
  • Revisione tariffe INAIL: Prevista la revisione tariffe INAIL, per consentire un risparmio dei premi dovuti per l’assicurazione.
  • Maternità e Paternità: Per l’anno 2019, il padre-lavoratore avrà diritto a 5 giorni di congedo obbligatorio da fruire entro i 5 mesi dalla nascita del figlio (o dall’ingresso in famiglia o in Italia del minore per adozione e affidamento nazionale o internazionale), oltre a un giorno di congedo facoltativo in sostituzione al periodo di astensione obbligatoria spettante alla madre. I giorni potranno essere goduti anche in via non continuativa. Infine, è stata prevista un’ulteriore modalità di fruizione del congedo di maternità obbligatorio: la lavoratrice potrà fruirne dopo il parto, entro i cinque mesi successivi allo stesso, a condizione che il medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale (o convenzionato) e il medico competente attestino che tale modalità non arrechi pregiudizio alla salute della gestante